Siamo nella Preistoria. Gli esseri umani si sono diffusi per tutto il pianeta, ma le grandi civiltà sono ancora di là da venire. Le società sono molto semplici: tribù e clan, spesso composti da poche decine di persone.
I possenti animali che ancora percorrono la Terra sono molto pericolosi per l'uomo, che al momento dispone di un arsenale decisamente limitato. Per cacciarli è necessaria la collaborazione di tutto il gruppo, che come abbiamo detto è spesso assai ristretto.
Quindi anche le donne partecipano alla caccia, per il semplice motivo che, se gli uomini andassero da soli, non ce la farebbero mai: sarebbero troppo pochi numericamente.
Lo stereotipo della donna che rimane nella caverna ad accudire i figli e a lavorare le pelli è quindi sbagliato, anche perché è sbagliata l'idea stessa di "cavernicoli" : le caverne costituivano un rifugio solo temporaneo, o erano usate per riti sciamanici (ecco il perché delle famose pitture, come quelle di Lascaux e di Altamira); possono essere state abitate per qualche tempo, magari stagionalmente, ma non ci sono tracce di una presenza protratta nel tempo, per anni o generazioni.
Nello stesso periodo si diffondono anche le prime forme d'arte. Oltre le citate pitture delle caverne esistono delle piccole sculture in pietra, osso o avorio, che rappresentano figure femminili dalle forme abbondanti e generose, in particolare i seni :
sono le cosiddette "Veneri del Paleolitico".
Sebbene non ci sia un totale accordo tra gli studiosi, generalmente si ritiene che queste figure - la cui produzione continuò anche per tutto il Neolitico - rappresentino un omaggio alla femminilità, vista come fonte di vita e di rinnovamento della Natura.
La rappresentazione non è casuale: una donna con i fianchi larghi e i seni abbondanti può generare e nutrire dei figli robusti, che hanno più possibilità di sopravvivere. Ad un uomo del Paleolitico o del Neolitico le nostre top-model magrissime e secche farebbero proprio schifo.
Non sapremo mai se queste piccole sculture fossero oggetto di un culto organizzato. Sappiamo però che il culto della Dea Madre, identificata spesso con la Terra stessa, è non solo molto antico, ma si ritrova - in forme decisamente simili - in tutte le culture e in tutte le epoche. Ed è sopravvissuto, anche se un po' in sordina, anche quando sono nati i grandi pantheon divini, da quello dell'antico Egitto con gli Dei dalla testa di animale, all'Olimpo greco, agli Dei del Nord capeggiati da Odino e Thor, senza dimenticare l'articolata famiglia delle Divinità dell'Induismo.
Nello stesso Cristianesimo il culto speciale tributato alla Madonna non è altro che la versione aggiornata di questo sentimento.
Dopo lo sviluppo dell'agricoltura i gruppi umani cominciarono a unirsi e a organizzarsi in forme più complesse, anche a livello gerarchico. Nacquero le classi sociali, e nacque anche un'altra cosa.
LA GUERRA.
Non che prima non ci fossero occasionali scontri tra un gruppo e l'altro. Ma allora gli esseri umani erano nomadi, potevano litigare per una preda o un territorio di caccia, ma nulla più.
Con l'agricoltura invece i gruppi diventano stanziali, e acquisiscono un territorio fisso che deve essere difeso dagli altri gruppi, sia quelli ancora nomadi - che sopravvivono con le razzie - sia quelli che ambiscono ad ampliare il proprio territorio a danno dei vicini.
E' solo a questo punto che si ha la definitiva separazione tra i due sessi : la donna in casa (o nei campi, dove comunque c'e sempre bisogno dell'aiuto di tutti, maschi e femmine) e l'uomo fuori.
Con la pratica costante della guerra il maschio acquisisce anche una corporatura più robusta e una muscolatura più massiccia.
Fino a questo momento i due sessi erano stati, da questo punto di vista, molto simili, proprio perché era necessario per entrambi essere forti fisicamente, altrimenti non sarebbero sopravvissuti alle prove imposte da una Natura che era ancora in grado di soverchiare l'essere umano. E questo nonostante le normali differenze tra maschi e femmine che ci sono da sempre, negli esseri umani come in tutti gli altri animali (ricordiamoci che l' Homo Sapiens non è qualcosa di diverso rispetto agli animali, ma è un animale esso pure) : in una stessa specie la femmina è, quasi sempre (ma ci sono eccezioni), più minuta rispetto al maschio (si parla di DIMORFISMO SESSUALE).
L'epoca è ormai matura per l'affermazione delle SOCIETA' PATRIARCALI.
Il loro arrivo porta anche un altro, grosso guaio : LA RELIGIONE.
Ma ne parliamo la prossima puntata !
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