mercoledì 7 febbraio 2018

HISTORY FAKE NEWS 4 - L'ANTICO EGITTO


"Le piramidi d'Egitto furono costruite da migliaia di schiavi" ----> FALSO !

"Akhenaton, il Faraone eretico" ----> FALSO !

"La maledizione di Tutankhamon ! " ----> FALSO !

"Cleopatra, l'ultima dei Faraoni" ----> FALSO !


Questa volta apriamo non con una, ma con ben quattro affermazioni false.
 Tanta abbondanza deriva dal fatto che quella egizia è l'unica fra le civiltà antiche ad essere diventata una moda. Anzi, una mania: spesso si sente infatti parlare di "Egitto-mania".
 Una moda, e una mania, nata - almeno in età moderna - con la spedizione di Napoleone all'inizio dell'Ottocento, e che a differenza di tutte le altre non è mai passata.

 I motivi sono vari. Gli immensi monumenti che spuntano dalla sabbia, tra i quali l'unica delle Sette Meraviglie del mondo ad essere arrivata fino a noi, ovvero la Piramide di Cheope. Il mistero che per secoli avvolse i geroglifici. Le mummie, corpi nei quali sembra di cogliere ancora un soffio di vita, immagini quasi fotografiche, e in 3D tra l'altro, di un'era lontana migliaia di anni. E naturalmente il fascino esotico dell'Oriente misterioso, di un mondo diverso, quasi un pianeta alieno rispetto alla vecchia e ormai un po' noiosa Europa.

 E si potrebbe continuare.



 Proprio a causa dei geroglifici, che ancora oggi sono decifrabili solo da pochi specialisti (a differenza per esempio del greco e del latino, che vengono insegnati nei licei), la conoscenza di cosa è stata davvero la civiltà dell'antico Egitto rimane limitata alla cerchia degli studiosi.

Quanti, fra le persone comuni, saprebbero citare i nomi di altri Faraoni oltre i soliti Tutankhamon e Ramesse II ?

Quanti sanno che Cleopatra era una regina greca, vissuta alla fine dell'epoca in cui l'Egitto era governato dai Greci e dai Macedoni, giunti lì 300 anni prima al seguito di Alessandro Magno ?

Quanti sanno che Imothep, il "cattivo" del film blockbuster La mummia, è stato il primo architetto della Storia di cui si conosca il nome, ideatore della prima piramide ?



Come abbiamo già notato nei precedenti post, e molte altre volte lo ripeteremo in futuro, c'è un problema di comunicazione e di divulgazione.

 Il caso dell'Egitto è più grave di altri perché proprio questa mancanza di conoscenza ha permesso la nascita di teorie astruse e strampalate, prive di qualsiasi fondamento scientifico e storico, che vanno sotto il nome di "fanta-archeologia".



Siccome però parliamo di fake news, è proprio nell'antico Egitto che possiamo individuare la prima in assoluto, così come le intendiamo oggi.

 Una notizia falsa, messa in giro dal governo e dal potere, per legittimarsi. Non semplice propaganda, ma vera e propria riscrittura della Storia.

Sul banco degli imputati sale nientemeno che il più famoso di tutti i Faraoni: RAMESSE II.

All'epoca l'Egitto era tra gli Stati più potenti del mondo. Oltre al suo territorio, corrispondente più o meno a quello attuale, controllava, in maniera indiretta, anche tutta la fascia della Palestina, del Libano e della Siria.

 Ma proprio in questa zona, che considerava sua da secoli, venne a contatto con l'altra grande potenza dell'epoca :

l'impero degli ITTITI.

Gli Ittiti erano una popolazione il cui centro si trovava nell'attuale Turchia. E vale la pena notare come la Storia si ripeta : oggi, tremila anni dopo, Egitto e Turchia tornano a scontrarsi, per ora solo in via diplomatica (ma chissà per quanto) proprio allo scopo di (ri)stabilire la propria influenza sulla regione della Siria.
 E non è stato l'unico caso nella Storia.


Ma torniamo a Ramesse II.

 Come altri Faraoni prima di lui, intraprese una spedizione militare allo scopo di riaffermare la potenza dell'Egitto. All'epoca infatti Siria, Libano e Palestina erano divise in piccoli staterelli senza importanza, i cui governanti giuravano fedeltà all'Egitto ma spesso e volentieri passavano dalla parte degli Ittiti.

(piccola nota : parliamo di Palestina ma non di Ebrei, all'epoca un'oscura popolazione che viveva sulle montagne, completamente al di fuori dei grandi eventi della Storia. Tratteremo di loro in una futura serie di post).

Si arrivò dunque a quella che tutti gli odierni manuali di storia militare riportano come la prima battaglia della Storia descritta dalle cronache, la prima sulla quale possediamo dati, dettagli e resoconto degli avvenimenti.

LA BATTAGLIA DI QUADESH (1275 avanti Cristo).

Al suo ritorno in Egitto, Ramesse II celebrò la vittoria e fece raffigurare gli episodi salienti della battaglia sulle mura dei celeberrimi templi di Luxor e Karnak, oltre a quello da lui stesso eretto di Abu Simbel. Templi che ancora oggi attraggono milioni di visitatori, mete irrinunciabili di qualsiasi turista che visiti l'Egitto.

C'è però un problema.

Anche nell'impero degli Ittiti si celebrò la vittoria. Il re ittita si presentò al suo popolo come colui che aveva sconfitto il grande Faraone egiziano.

E' evidente che uno dei due raccontava balle. Ma chi ?

La risposta è : tutti e due.

La battaglia di Quadesh fu in realtà un perfetto pareggio. 1 a 1. "X" sulla schedina.

Il confine tra la zona di influenza egizia e quella ittita non si spostò di un millimetro.

Ma, naturalmente, la gente comune, dell'uno e dell'altro popolo, doveva credere che il proprio sovrano fosse stato il vincitore. Di più, che fosse invincibile.

Se non è una fake news questa...


Saluti dalle Piramidi !


venerdì 2 febbraio 2018

HISTORY FAKE NEWS 3.2 - L'EVOLUZIONE DELL' UOMO (parte seconda)


Nella prima parte abbiamo visto che i fossili - gli unici dati su cui possiamo basarci per ricostruire l'evoluzione della nostra specie - sono molto rari, ed è quindi quantomeno azzardato ritenere di sapere già tutto solo con queste poche informazioni.

Fino a qualche decennio fa le ricerche sui nostri progenitori erano limitate all'Africa, da sempre considerata come "la culla dell'umanità".

E si pensava che ogni antico ominide - quelli della successione classica che abbiamo richiamato all'inizio del precedente post - fosse vissuto per un certo periodo per poi estinguersi e lasciare il posto ad un altro.

In pratica si riteneva che, in un determinato periodo, sulla Terra fosse presente una e una sola specie umana.



Poi sono iniziati a venire alla luce altri fossili in altre parti del mondo, anche fuori dall'Africa : in Cina, nel Sud Est Asiatico, in India.

Ominidi che in Africa, dopo un certo periodo, erano considerati estinti risultavano invece ancora ben vivi in altre parti del mondo.

E negli strati di rocce più recenti, dove ci si aspettava di trovare scheletri di ominidi ormai moderni, identici a noi, ne venivano invece fuori altri con caratteristiche mischiate, in parte moderne e in parte ancora molto arcaiche e "scimmiesche".



Si è quindi capito che l'immagine dell'albero, con il suo bel tronco diritto, non andava più bene per descrivere l'evoluzione della specie umana.

Oggi tutti gli studiosi concordano sul fatto che bisogna piuttosto pensare ad un cespuglio, ad un arbusto con molte ramificazioni, anche contemporanee.

In altre parole, è verosimile che sulla Terra abbiano coabitato, nello stesso arco di tempo e a volte anche negli stessi luoghi, diverse specie di ominidi : alcune arcaiche, altre in parte arcaiche e in parte moderne, altre interamente moderne.



Ogni nuovo ominide che viene riconosciuto come specie a sé stante (e che nel nome scientifico si merita l'appellativo di Homo) viene salutato, nell'opinione comune, come

"l'anello mancante tra le scimmie e l'uomo".

Questa è una semplificazione che va bene per i giornali, per le tv, per i titoli sensazionali.

Ma è un'espressione che agli studiosi non piace.

Cercare "l'anello mancante" è inutile e fuorviante.

Farlo significa solo, ancora e ancora, voler trovare a tutti i costi le prove di una eccezionalità della nostra specie, di un "destino manifesto" di intelligenza e di perfezione.

Questa è la madre di tutte le fake news.



Dall'immagine del cespuglio invece si evince che la nostra specie era solo una tra tante.

Siamo sopravvissuti, ma avremmo potuto estinguerci (e almeno in un caso abbiamo rischiato sul serio, già ai tempi della preistoria).

Al nostro posto potrebbe esserci un'altra delle tante specie umane che hanno calcato la Terra, simile a noi nell'aspetto generale ma per il resto assai diversa.

Se siamo qui, lo dobbiamo alla nostra capacità di adattamento.

Le altre specie sono scomparse da sole, per cause naturali: non le abbiamo eliminate noi (un tempo si pensava ad una sorta di "genocidio" compiuto dall' Homo Sapiens Sapiens, ovvero noi, ai danni dell'Uomo di Neanderthal), non coscientemente almeno.

La guerra - intesa come distruzione programmata di un gruppo rivale - è venuta molto dopo.



Quindi nessun cammino trionfale, nessun disegno intelligente, nessun progresso inarrestabile.

Solo un gran colpo di fortuna.